venerdì 29 novembre 2013

Quando la brioche si scioglie in bocca come una nuvola...Pata Brioche di Montersino



Tra le varie paste brioches che finora abbia provato, quella del maestro Montersino è una di quelle degne di essere scritta a lettere maiuscole.
È davvero fantastica! 
Morbidissima, scioglievole al palato come una nuvola... Tanto di chapeau maestro!
 
Ingredienti:
- 250 g di farina 0
- 250 g di farina 00
- 110 g di latte intero a temperatura ambiente
- 15 g di lievito di birra
- 240 g di uova ( io ne ho messo meno, 200 g circa, ossia 4 uova grandi)
- 100 g di zucchero semolato
- 15 g di miele
- 10 g di rum
- buccia di limone q.b.
- 1 bacca di vaniglia
- 180 g di burro
- 8 g di sale
 
Procedimento:
 
Mettete nel recipiente della planetaria la farina con il lievito di birra sbriciolato.
Unite il latte a temperatura ambiente.
Aggiungete le uova intere, lo zucchero semolato, il miele, il rum, la buccia di limone e la vanillina. Azionate la macchina e lasciate impastare per circa 8 minuti a velocità ridotta.
Unite il burro ammorbidito e sbattuto con una frusta a parte, facendolo incorporare all'impasto poco alla volta.
Terminate con il sale e finite di impastare per altri 5 minuti circa o comunque fino a quando non si ottiene un impasto liscio, omogeneo, ma soprattutto elastico.
Lasciate lievitare a temperatura ambiente, coprendo con pellicola, fino al raddoppio dell'impasto, quindi rompete la lievitazione, impastando leggermente con le mani e riporre, sempre ben coperto di pellicola, in frigorifero per 3 ore circa.
Trascorso tale tempo, formate le palline con la pasta e disponetele sulle teglie a lievitare, possibilmente in un ambiente tiepido (30° C) e con un tasso di umidità elevato (80%). Se non ci fosse sufficiente umidità, coprite le teglie (e le palline) con il nylon.
Una volta raddoppiate di volume, lucidatele con una miscela di tuorli d'uovo e panna, miscelati insieme nella stessa quantità (esempio 50 grammi di tuorli d'uovo, 50 grammi di panna) e infornatele a 180° C fino a doratura.
 



 

lunedì 25 novembre 2013

Panna cotta, soave come la seta!


Questa panna cotta è da anni gustata dai clienti del ristorante " la fonte di Mosé"
 .
Già ! È l'originale ,quella che il cuoco Squarcia prepara giornalmente con le sue mani :-D
Come mai io ho la ricetta?!  
Mi piacerebbe dirvi che con arte suadente lo persuasi a darmi la sua ricetta, che con giri di parole altisonanti, elogianti la sua bravura , lo imbambolai a tal punto che lui dopo tanto capogiro me la sussurró al mio orecchio... Invece No!! Porca vacca! ( e perché  diciamolo che crescendo ha maturato il fascino del cuoco ..!) :-D 
Allora come la ottenni?  
Sapete il detto " Chiedi e ti sarà dato?" , ecco, nulla di più facile :-)))
In nome del legame di amicizia, lo conosco da quando ancora non gli balenava per la testa che doveva continuare nel' attività di famiglia, me la diede, portandomi quasi in giro.. " il tuo Montersino non sa fare una panna cotta come questa!"
E no, caro mio, così semplice e così buona, vellutata al palato .. Solo tu!
La combinazione poi con il caramello morbido di Stefania, la mitica Araba felice, che seguo silenziosamente e con gioia da ormai 5 anni, solo grazie alle sue ricette mi iscrissi ad un noto forum, è straordinaria!

Ingredienti:
- 1 l di panna fresca
- 100 g di zucchero semolato 
- 8 g di colla di pesce
- 1 cucchiaino di miele
- vaniglia o aroma a piacere

Caramello morbido al limone:
- 200 g di zucchero semolato
- 3 cucchiai di acqua 
- acqua bollente quanto basta
- scorze di un limone
- succo di mezzo limone

Procedimento:

Lungo: mettere su un pentolino la panna , portare ad ebollizione, versare lo zucchero, la vaniglia e il miele, mescolare e infine aggiungere la colla di pesce ammorbidita in acqua fredda  e strizzata per bene. Lasciar raffreddare e versare sui bicchierini e far riposare in frigorifero. Guarnire con topping a piacere o frutta fresca.
Corto: prendere 300 g di panna , mettere su un pentolino per micro, sciogliervi dentro zucchero , miele e vaniglia scaldarlo per 1-2 minuti a 700 gradi, togliere e sciogliere in esso la colla di pesce, miscelare bene, poco a poco versare la rimanente panna e mescolare.
Con questo secondo procedimento si guadagna tempo. :-)
 
Per il caramello ( ricetta base di Araba Felice):
 
In un pentolino versiamo lo zucchero ed i 3 cucchiai di acqua fredda. Mettiamo su fuoco basso, si raccomanda l'autrice bassissimo, e non si mescola mai!
Occorrerà un po' di tempo in più ma si otterrà  un caramello dolce e buonissimo, non amaro.

 Dopo un tempo circa un quarto d'ora lo zucchero si scioglie e caramella. Appena è di un bel colore biondo dorato è pronto.
Prima di fondere lo zucchero assorbe l'acqua e diventa una pietra durissima,  pazientate, dal fondo comincerà a fondere e diventare caramello.
Per evitare che bruci sotto mentre sopra e' ancora pietra, rompete se necessario la patina dura con un mestolino in modo che fonda tutto uniformemente.
In un pentolino a parte ci prepariamo dell'acqua bollente dove metteremo òe scorze di limone in infusione, aggiungiamo il succo di mezzo limone.Togliamo il pentolino del caramello dal fuoco e versiamo, con attenzione,un po' di acqua bollente.
 Bisognerebbe versare la stessa quantità di acqua quanto e' quello del caramello...ma basta versarla a poco a poco e mescolare, ci si regolerà di conseguenza.
Non aggiungete troppa acqua all'inizio,o avrete alla fine un composto liquidissimo. Se ne mettete troppo poca, tenderà' ad indurire! Regolatevi.
Comunque mescolate di tanto in tanto mentre si fredda ,e vedrete che prende consistenza!
 Da liquido qual e' all'inizio comincia a trasformarsi in un golosissimo sciroppo al gusto di limone.
Aspettare che si freddi del tutto e versare sopra alla panna cotta.


 
Buon Appetito e i miei ringraziamenti vanno a Marco Squarcia e ad Araba Felice in cucina
 Questo post lo dedico al 4° compleanno del Blog dell' Araba felice in cucina, partecipando al suo Giveaway
 
http://arabafeliceincucina.blogspot.it/2013/11/e-quattro-il-nuovo-giveaway-di.html
 

venerdì 22 novembre 2013

Buttati che è morbidooooo!! Pandoro senza sfogliatura di AdrianoCortinisio.




Ricordo la pubblicità di un noto pandoro, il bambino lo sistemava sotto il camino e gridava a babbo natale "Buttati che è morbidoooo!"
Ho sempre mangiato una fetta di Pandoro a Natale...  ma mai avrei pensato, creduto , immaginato di poterlo fare con le mie mani...!
Tutta colpa del gruppo di Paoletta di "Anice &cannella" su facebook!!!
E si perché da quando l'ho scoperto e da quando mi hanno inserito non faccio altro che seguirli,rimanere a bocca aperta delle meraviglie che postano... tutti, esperti e neofiti dei lievitati.
Devo confessarlo: non ho mai amato il mondo dei lievitati... fino a quest'anno.
Sono una tipa fugarina e il tempo di un lievitato mi ha sempre messo paura.
Sarà che il quarto figlio mi impone di coltivare la pazienza, a me quasi sconosciuta...(come con quattro figli piccoli e non conosci la pazienza??!) e si perché essa è un dono... o una conquista.
Comunque tornando al pandoro, in questo meraviglioso gruppo si era organizzato un "pandoriamo insieme", quale grande opportunità per apprendere a farlo... se non seguire le tracce di chi già lo ha fatto e partecipare in differita di qualche giorno?
Insegnamento della mia amica Daniela .. ne sa una più del diavolo. :-D
E via a studiare la ricetta, gli ingredienti , i tempi di lievitazione, di impasto , via alla lettura delle varie FAQ , curiosità, dubbi, errori, perfezioni... la strada era tracciata, l'ansia da prestazione pure... Io e lei, la Daniela, io e il io stampo da pandoro da Kg , regalo di mia madre di diversi anni fa.. mai usato, io e il supporto del gruppo, grandioso, e si perché anche se in differita non ti lasciano sola, accorrono in tuo soccorso e ti guidano passo passo.
E' stata un' esperienza intenza, coinvolgente, e ogni errore commesso mi è servito da insegnamento.
Il risultato?.. voi lo potete vedere, io lo ho potuto godere, merveilleuse!



La ricetta è copiata di sana pianta dal blog di Adriano Cortinisio "Profumo di Lievito "
il suo post " Pandoro senza sfogliatura", le  sue foto le andate a vedere là. Qui inserisco alcune foto che sono riuscita a fare durante la preparazione dl mio pandoro.

Ingredienti:
farina 635gr (W350)
zucchero a velo 250gr
burro 260gr
panna 150gr (35% grassi)
acqua 190gr
6 tuorli + 1 uovo
cioccolato bianco 80gr
lievito di birra fresco 16gr
sale 11gr
1 cucchiaino miele di acacia
vaniglia in polvere (oppure 1 stecca di vaniglia)
estratto di vaniglia
 

Sera: poolish 150gr acqua, 75gr farina, 6gr lievito, vaniglia in polvere (opp. raschiatura di mezza stecca di vaniglia). In frigo, in un contenitore ermetico, a 5° per 12 ore.
Al mattino tiriamo fuori dal frigo e prepariamo una biga in questo modo: sciogliamo 10gr di lievito ed il miele in 40gr d’acqua tiepida, uniamo 80gr di farina ed infine un tuorlo d’uovo. Copriamo ed aspettiamo che raddoppi (circa un’ora).
Mettiamo i due lieviti nella ciotola dell’impastatrice, aggiungiamo 150gr di farina, avviamo, con la foglia, e lentamente portiamo a vel. 2, incordiamo. Rallentiamo a vel. 1 ed aggiungiamo un tuorlo subito seguito da 35gr di zucchero, incordiamo. Inseriamo l’altro tuorlo con altri 35gr di zucchero, incordiamo. Montiamo il gancio e rivoltiamo l’impasto nella ciotola, avviamo e serriamo l’incordatura. A vel. 1,5 inseriamo 80gr di burro morbido. Lasciamo girare fino a che diventa elastico.
Copriamo e mettiamo a 26° fino al raddoppio.
Prepariamo un’emulsione con 100gr di burro, 50gr di panna, il cioccolato e mezzo cucchiaino da caffè di vaniglia in polvere (oppure raschiatura di mezza stecca), ponendo gli ingredienti in un bagnomaria tiepido (attenzione che non sia troppo caldo altrimenti il cioccolato granisce).
Mettiamo nella ciotola la panna rimanente, l’albume dell’uovo intero (i tuorli vanno tutti in frigo), 2/3 della farina rimanente ed avviamo con la foglia, incordiamo a vel. 2 (rovesciamo di tanto in tanto l’impasto). Rallentiamo, inseriamo i tuorli uno alla volta (con il primo aggiungiamo il sale, con i rimanenti lo zucchero in tre volte insieme alla farina) riprendendo l’incordatura prima del successivo inserimento. Quando l’impasto è bene il corda rallentiamo ed aggiungiamo l’emulsione (appena tiepida, ma ancora fluida) un cucchiaino alla volta fermandoci di tanto in tanto per serrare l’incordatura. Montiamo il gancio ed inseriamo il burro rimanente, appena morbido, a vel. 1.5, alla fine aggiungiamo l’estratto di vaniglia. Lavoriamo, rovesciandolo un paio di volte, fino ad ottenere la consistenza ottimale. L’impasto dovrà presentarsi perfettamente liscio e lucido, quasi gelatinoso.

Lasciamo riposare mezz’ora poi diamo le pieghe (del secondo tipo). 
A questo punto abbiamo le solite due strade: se non vogliamo rischiare, dopo 15 minuti dalla pieghe spezziamo, avvolgiamo stretto
e mettiamo negli stampi imburrati ma non infarinati, copriamo con pellicola e poniamo a 26° fino a che non raggiunge il bordo.
Inforniamo a 180° fino a sviluppo (7 – 8 mn.) poi riduciamo a 170° fino a cottura, circa. 30 mn. (prova stecchino)
Se vogliamo ottenere un prodotto superiore mettiamo in frigo a 7 – 8° fino al mattino successivo, 
dopodichè tiriamo fuori, aspettiamo che ritorni morbido, pieghiamo ancora (questa volta molto delicatamente) e procediamo come sopra.
Attendiamo il raffreddamento prima di sformare.

Personalmente ho preferito seguire la seconda opzione, farlo riposare in frigorifero una notte e poi il mattino seguente riprendere il lavoro



Qui la spezzatura con peso preciso per lo stampo da un kg.


Fate la pirlatura e mettetelo dentro allo stampo e fatelo lievitare



Il resto della massa lo ho suddiviso tra stampini di panettone da 100 g ( per esperienza occorre metterne un po' di meno tipo 80 g) e il resto l' ho messo sullo stampo da budino per un totale di 1616 g.

Per la cottura di questi ho fatto 7 minuti a 180 gradi e poi altri 15 a 170 gradi




arrivati a questo punto ho infornato a 180 gradi per 15 minuti, coperto poi con la stagnola, rischio di bruciarci, abbassare la temperatura a 170 gradi per 55 minuti.





Far freddare inclinandolo da un lato e poi dall'altro in modo da far scappare il vapore.
Se resistete aspettate il giorno dopo per tagliarlo e gustarlo.



si conserva nei sacchetti micro forati .

Qui di seguito vi posto la tabella che Fort Valeriano ha creato per avere le misure precise degli stampi e la massa che in esso va messo. Mi è stata di grande utilità . Grazie Valeriano. Grazie Adriano, Paoletta e a tutto il gruppo, non per ultimo alla mia amica Daniela.

 
P.s:
note di lavoro:
La farina suddivisa così:
75 + 80+ 150+220+110( /3)
burro:
80+100+80
panna:
50+100
zucchero:
35+35+60+60+60
Nella preparazione degli ingredienti nei vari step mi risparmio la fatica di fare il conteggio nuovamente, e  tutto scorre" più veloce" e l'ansia diminuisce..!! :-D 
 

martedì 12 novembre 2013

Cornetti.. scusate... Croissant per colazione!

Chiudete gli occhi, immaginate con la mente il croissant deliziosamente caldo, immaginatelo ripieno di nutella.., di crema ... di marmellata ... Ma anche vuoto, si al naturale , pregustate il suo profumo alla vaniglia,  e immaginate di addentarlo ... La fresca fragranza del cornetto appena sfornato!
Ehi sveglia... Svegliaaaa! Su non sbavare sulla mia colazioneeeee! :-))




Si, quelli che vedete li ho fatti con le mie mani! Davvero?!? Si si..  Per quanto son belli stento a crederci anch'io! Ahahahahah ..
È una ricetta meravigliosa, scoperta per caso , guardando le foto pubblicate da un'amica su fb, la Coppo,una vigilessa che si diletta ai fornelli, facendoci venire l'acquolina ogni qualvolta. 
E poi sono risalita alla ricetta originale " croissant atto II " di Paoletta nel suo meraviglioso Blog  "Anice&cannella".
Quello si che è un blog.. Mica come questo da casalinga disperata...ahahahhahah!
Ecco il risultato della mia prima prova


 Una raccomandazione solo : studiate la ricetta, studiate il suo tempo e studiate il vostro di tempo, in modo che quando incominciate possiate finire secondo i tempi di lievitazione, oltre ,vi dico per esperienza, i croissant andrebbero fuori lievitazione,e dopo la cottura "si siedono" ,stanchi di avervi aspettato troppo ..! :-D 
Trascrivo gli ingredienti ma per il procediento vi lascio andare a vedere il sito da dove ho attinto, è documentato passao passo. :-D
Ingredienti:

-275 g di farina Manitoba 0
-275 g di farna 00
- 15 g di lievito di birra 
- 90g di zucchero semolato
- 10 g di sale
- 1 tuorlo
- 170 ml di acqua
125 ml di latte
- 30 g di burro

Aromi:
Vaniglia 
Scorza di arancia o limone.

Per i giri
-290 g di burro ( io ne metto 250 g)
- tuorlo  per spennellare.

Procedimento :

 
http://aniceecannella.blogspot.it/2010/01/croissant-atto-ii.html

Ve li raccomando perché una volta fatti e provati vi faranno sentire 3 metri sopra il cielo per la soddisfazione e la bontà!

 





domenica 10 novembre 2013

E finalmente l' Hallulla !!






Hallulla è il nome del pane bianco cileno.
E' un pane squisito, si scioglie in bocca per la sua morbidezza.
In nessun' altra parte del mondo potrete trovare questa bontà.
Son di parte? Si.
Son Cilena di origine e questo pane  ha accompagnato parte della mia infanzia vissuta là.
Se vi confesso che ho rifiutato il pane per una decina di anni perché non riuscivo a dimenticare il suo sapore.. mi credereste?
Purtroppo è la verità!
Ero inconsolabile, nessun pane pur buono avrebbe spazzato via il ricordo della calda fragranza dell'hallulla.
Il 2001 ha segnato la svolta, una svolta importante nella mia vita.. chi mi conosce sa.
Ho avuto in dono l'opportunità di riabbracciare la mia famiglia, di riconciliarmi con il mio passato, ho riabbracciato mia madre, i mei fratelli, ho conosciuto le cognate, i nipoti, ho rivisto il mio amico di infanzia, sono andata a rivedere i posti dove ero vissuta, cresciuta e che avevo messo in un cassetto dei ricordi ... in un angolo freddo e nascosto del mio cuore.
La vita prosegue, e i posti e le persone con essa, e anch'io d'altronde non ero più una bambina.
Di tutti gli abbracci uno in particolare mi ha emozionato più di tutti, quello con il fratello che ricordavo con affetto : Francisco, detto Pelè.


( qui con la famiglia 1 maggio 2005 )
Tra i tanti fratelli era quello che mi aveva dimostrato affetto fraterno, affetto sincero. Lui era per me un esempio, gli altri solo compagni di avventure-disavventure.
Oltre al sangue, ci lega una passione, quella per la pasticceria e per la mia grande gioia, ho scoperto che lui fa di mestiere il panettiere!!!
Il PA-NET-TIE-RE! Siiiiiiii!! ( immaginate i salti che feci... Se volete ve il mostro anche ora.. Ahahahhahah)
Lui ha la nelle sue mani la conoscenza della massa che tanto bramavo.
E lui la ricetta me la diede, su un foglio che ancora conservo.
Dal 2001 che provo, riprovo e tento di avvicinarmi al fattezza, consistenza del pane cileno.
Primo tentativo... fallimento!
Secondo tentativo... fallimento!
Terzo tentativo... commestibile... ma lontano dall'originale.
Quarto,quinto,sesto ecc ..... il sapore c'era ma non la fattezza ideale..
ARRRRRRGGGGHHHH!
Qual è il segreto per un pane perfetto ,per un Hallulla perfetta...? 
Vedendo i video su you tube non mi accorgevo che la risposta era sotto i miei occhi ...ma ero cieca !
L'altro ieri dopo tanta richiesta da parte di mia figlia Elisa di farle " il pane coi buchi", così lei lo chiama,ci riprovo e riguardo per l'ennesima volta quel video .. E oh! Ma perché non l'ho notato prima??? 
Le Pieghe!!! Le pieghe innumerevoli che il panettiere compie con la sfogliatrice ...sono il segreto della sua fragranza !
Dopo tutto questo preambolo delle mie vicissitudini con l' Hallulla vi svelo la ricetta che il mio carissimo fratello mi ha passato ormai 12 anni fa! 
Sono orgogliosa del risultato raggiunto e spero anche lui lo sia della sua sorellina...!
Pelé te quiero mucho! 

Ingredienti

- 1 kg di farina 00 
- 500 g di acqua
- 40 g di latte in polvere
- 25 g di sale
- 50 g di strutto
-20 g di lievito di birra ( l' ho ridotto, altrimenti ne vanno 30 g)
-cucchiaino di zucchero o miele o malto.

Procedimento:

Con 50 g di farina, 100 ml di acqua tiepida, lievito e un cucchiaino di zucchero fare il poolish e lasciarlo riposare per 30 minuti.
Versare nella planetaria la farina restante , il latte in polvere, il poolish e ammassare a velocità minima, aggiungere l'acqua ,miscelata con il sale , a filo e fare andare la planetaria a 1. Per ultimo aggiungere lo strutto sciolto e freddo, ammassate fino ad ottenere una massa liscia ed elastica.
Mettere a riposare fino al raddoppio, un'ora o due, dipende dalla temperatura in casa.
Prendere la massa e sulla spianatoia o tavola, lavorarla e stenderla con il matterello il più fine che potete, piegate in due e spianate ancora, ripeterlo per altre tre volte fino a quanto potete e ottenere una sfoglia spessa circa 5 mm, bucherellatela con una forchetta o con l' apposito matterello, e con un coppa pasta , misura a piacere, il mio di 10 cm, tagliate il pane.



Disporle  sulle lastre da forno coperte con carta forno. Ricoprirle con la pellicola e lasciarli lievitare un'altra ora .
Spennare le singole forme con un tuorlo miscelato con il latte.
Infornare a 220 gradi per 10 minuti, fino a doratura.







Si possono congelare.
Vi avverto che uno tira l'altro...È adatto a tutte le farciture, sia dolce che salate.
Buon appetito e se lo fate ditemi se è stato di vostro gradimento. :-)) 

La meravigliosa scoperta del dolce amaro..!















Questo è un dolce che racchiude in se il dolce e l' amaro, il freddo e il caldo, il bianco e il nero.
È il dolce delle contraddizioni, ma è di una delicatezza incredibile.
L' ho inventato io? No no no ... Me lo ha fatto scoprire la mia amica Daniela di " vaniglia e cioccolato".
Una domenica, dopo le ennesime bidonate che le passavo , sono andata a trovarla e parlando di un dolce e di un altro, pasta di zucchero e pasticceri  vari  ... Mi offre questo dolce ed essendo congelato me lo serve in una maniera particolare, con il caffè caldissimo e amaro nel piattino.
Una combinazione vincente, straordinaria , al primo assaggio le mie papille gustative si commuovono facendomi venire i brividi , lo amo ad ogni boccone e chiedo la ricetta.
Chiaramente la ricetta non prevedeva il caffè .. Ma come si dice di " necessità si fa virtù " , il caffè  è la combinazione , per me, vincente di questo dolce ai due cioccolati :-P 
Daniela amica mia , volente o nolente , le tue mani creano meraviglie.  

Ingredienti:
Per la base:
- 3 uova
- 20 g di cacao
- 100 g di zucchero
-  100 g di farina

Per le creme:
- 4 tuorli
- 150 g di cioccolato bianco
- 150 g di cioccolato fondente
- 70 g di zucchero 
- 60 ml di acqua
- 350 g di panna

Procedimento:
Montare uova e zucchero per 10- 15 minuti, incorporare la farina e cacao, setacciati, e amalgamare a mano delicatamente. Versare su stampo rettangolare regolabile di 33 x 22 cm o rotondo di 24 cm.
Infornare a 180 gradi per 10 - 15 minuti. 

Per le creme:
Su un pentolino mettere a bollire lo zucchero e l'acqua per 5 minuti.
Montare i tuorli su una ciotola a bagno maria,unire a filo lo sciroppo caldo, fino ad ottenere un composto soffice, montare fino a raffreddamento .
Dividere il composto in due ciotole e unire, in una il cioccolato bianco fuso, e il fondente nell'altro, il tutto delicatamente in modo da non smontare il composto.
Montare la panna. Sul composto con il cioccolato bianco incorporare 200 g di panna, su quello fondente 150.

Montaggio del dolce:
Versione rettangolare : foderare lo stampo con fogli di acetato, anche la base.
Versare la crema bianca, lasciate se volete 50 g fuori per decorazioni ultime, livellarla, versare poi la crema nera, livellarla e infine il pan di spagna tagliato a misura e bagnato con latte e rum.
Mettere in frigo a compattare e riposare. Decorare a piacere.



Versione rotonda:
Sistemare il pan di Spagna , bagnatelo con rum e latte, rivestite l'anello con i fogli di acetato, versare la crema nera, poi quella bianca, lasciatene un po' per le decorazioni ultime, livellate e lasciate compattare in frigo per alcune ore.





Servire con un caldo e amaro caffè !! :-D 





Scusate le foto della fetta.. Non rendono giustizia a questo dolce incredibile.
Grazie Daniela... Non finirò di passarti bidoni se poi i risultati son questi! :-))))) 


lunedì 4 novembre 2013

Riprendo suonando i flauti.. Home made

Oggi 4 Novembre 2013 ti riprendo tra le mani, ti ho abbandonato da un anno e più .. Ma le cause son svariate, la prima è l' accrescimento della famiglia di conseguenza la mancanza di tempo , la mancanza di voglia , la perdita delle foto che mi han fatto cadere il latte alle ginocchia per ripostarle... Ma adesso basta con le mie inedie..!Prometto oggi,e non incrocio niente, che pian pianino ti sistemerò e ti curerò con amore sperando che la pazienza mi sostenga e il tempo libero pure. :-)
Ti presento la mia ultima creazione , la più importante: Michele!



Ora passiamo alla mia ultima creazione culinaria, un lievitato


                                          I flauti home Made:





Ingredienti :
- 200 g di farina 00
- 200 g di farina 0
- 100 g di zucchero semolato
- 10 g di lievito di birra
- 1 uovo 
- 30 g di latte
- 200g di yogurt bianco intero
- 40 ml di olio di oliva
- vaniglia o aroma a piacere
- un pizzico di sale
-100 g di acqua
- 1 cucchiaino di miele


Per la rifinitura:
- tuorlo
- latte
- zucchero a velo.

Per la precisione :
Riga e coltello :-)))
 
Per la farcitura: 
Nutella, crema,crema di latte, marmellata.. A vostro gusto.

Procedimento:

Con 100 g di farina tratta dal totale, 100 ml di acqua,  il cucchiaino di miele e il lievito preparare il poolish, farlo riposare per 30 minuti .
Nella ciotola della planetaria mettere il poolish, 3-4 cucchiai di farina setacciata , metà zucchero, e avviare la sfoglia al minimo , aggiungere altra farina ,altro zucchero , poi uovo ,farlo assorbire bene, altra farina, aggiungere a filo lo yogurt e latte, assorbiti aggiungere olio ,vaniglia e infine sale, aumentare la velocità planetaria a 1 e ottenere un impasto liscio e morbido .
Mettere in una ciotola l'impasto ottenuto e lasciare lievitare per 2 ore circa.
Sulla spianatoia mettere una spolverata di farina e lavorare ancora un poco la massa.
Fare le pieghe del tipo uno ,ossia stendere in un rettangolo piegare in tre, riposo 10 minuti in frigo e ripetere altre due volte.
Stendere la massa ottenuta in un rettangolo il più esteso e spesso 5 mm ma anche più fine se gliela fate.



Questa è una parte del rettangolo ottenuto.



Prendere una riga e calcolare una larghezza di 12 cm , dividere questa in tre da 4, sovrapporli



Quello destro sopra quello al centro e chiudere con quello a sinistra




Otteniamo un rettangolo lungo a tre pieghe. Girarlo.



Con una riga, per chi ama l'estetica della precisione, vengono più carini, fare dei rettangoli di circa 10 cm.
Con un coltello affilato incidere e fare le sezioni del flauto






Mettere su una teglia con carta forno e far lievitare per un'altra ora o fino al raddoppio.
Spennellare la superficie con tuorlo miscelato con latte e spolverare sopra un poco di zucchero a velo.
Infornare a 180gradi per 10-15 minuti.




Al naturale e farciti



Particolare 





Ringrazio di questo risultato sia il post "Flauti al cioccolato con yogurt ed olio di oliva.." di Morena Roana.
Sia il file di Cristina di " E cucinando"   Sempre sui flauti, sul gruppo di Fb di " Anice e Cannella"
Spero vi sia gradita la mia creazione. 
Ciaooooooooo